Una tecnica chirurgica innovativa per il trattamento del foro maculare idiopatico di grandi dimensioni è stata applicata nella Struttura Operativa Complessa di Oculistica dell’Azienda Ospedaliera Cannizzaro di Catania, che ne ha scientificamente documentato l’efficacia.

Si tratta di una delle condizioni più complesse da trattare chirurgicamente in ambito vitreoretinico. Il foro maculare di diametro elevato è, infatti, una patologia che colpisce la macula, ovvero la parte centrale della retina responsabile della visione distinta, dove si crea spontaneamente, a causa principalmente dell’invecchiamento, una rottura a tutto spessore. Un “buco”, appunto. La terapia standard è esclusivamente chirurgica e comporta il rischio che il lembo invertito da utilizzare per la “riparazione” si sposti o si ribalti durante lo scambio fluido-aria, compromettendo il risultato. La tecnica valutata al Cannizzaro ha dimostrato l'efficacia e la sicurezza dell'uso di sangue autologo (sangue del paziente stesso) come adiuvante per stabilizzare il lembo invertito nella chiusura anatomica nei fori maculari di grandi dimensioni.

Gli interventi oggetto dello studio, che ha permesso di documentare la validità della tecnica, sono stati eseguiti interamente presso l’Oculistica dell’Azienda Ospedaliera Cannizzaro dal dott. Alessandro Vasco, dirigente medico oculista, autore principale della pubblicazione e chirurgo vitreo-retinico, con il supporto della dott.ssa Alessandra Pizzo, dirigente medico oculista della stessa unità operativa. Hanno inoltre collaborato alla redazione scientifica il dottor Corrado Pizzo, oculista, e la studentessa in medicina dell’Università di Catania Eugenia Vasco, per la parte documentale e di supporto alla ricerca (équipe nella foto). La casistica clinica ha coinvolto pazienti provenienti da diverse province della Sicilia, a conferma del ruolo di riferimento regionale per la chirurgia retinica d’eccellenza rivestito dall’Azienda Ospedaliera Cannizzaro, diretta dal dott. Salvatore Giuffrida.

Lo studio, intitolato “Autologous Blood as Adjuvant in Inverted ILM Flap Surgery for Idiopathic Macular Hole: Case Series”, è stato pubblicato su Retinal Cases & Brief Reports, rivista a diffusione mondiale, letta da specialisti in chirurgia retinica e oftalmologia e punto di riferimento per l’aggiornamento sulle tecniche chirurgiche più avanzate. La pubblicazione, indicizzata su PubMed e sottoposta a peer review, rappresenta pertanto un contributo significativo alla letteratura scientifica internazionale, dimostrando come la tecnica che utilizza sangue autologo come adiuvante chirurgico possa conseguire risultati promettenti nella chiusura del foro maculare e nel recupero visivo dei pazienti, proponendosi come modello replicabile anche da altri centri chirurgici a livello internazionale.